Per proseguire con la serie dei luoghi comuni che sono delle autentiche minchiate, eccone un altro, questa volta pericolosissimo:
“…a casa tua fai quello che vuoi…”
Non è vero: il fatto che sia casa tua non ti autorizza a fare quello che vuoi, men che meno delitti di qualunque tipo. Quindi, per essere sintetici, quando sappiamo perfettamente che in Iran vige una dittatura religiosa che in questi ultimi periodi ha massacrato migliaia di vittime innocenti tra uomini e donne che vi si stanno ribellando, dire che “a casa loro sono liberi di fare quello che vogliono” significa sbattersene del fatto che in quel paese stanno ammazzando delle donne perchè rifiutano di mettersi un chador oppure lo mettono male oppure, per finire, semplicemente perchè non si sottomettono perfettamente a quella che è una delle leggi più ingiuste forgiate da animo umano. E dico “umano” perchè non si tratta più di legge derivante da una figura sprituale o religiosa originale ma dell’interpretazione oscurantista della stessa da parte di uomini che l’adattano alle proprie idee reazionarie, per schiacciare in tutti i modi l’essere femminile.
Quando in Cina esiste di fatto una dittatura da parte di pochi oligarchi che per tre anni hanno ridotto il paese in miseria, costringendo i propri cittradini a regole che definire inique è dire poco, rinchiudendoli in campi di concentramento perchè positivi ad un tampone COVID per settimane, impedendogli persino di andare a procurarsi il cibo, e solo ora che la figura di merda a livello internazionale gli è sfuggita di mano fanno marcia indietro.
Vi stracciate le vesti e cambiate il nome alle professioni femminili ma poi ve ne fottete di quello che sta succedendo in Iran o in Cina con la scusa che “a casa loro possono fare quello che vogliono”.
Spedite tonnellate di armi e munizioni (giustamente o no) in Ucraina perchè si difendano (a casa loro) dai Russi, ma non varate la benchè minima azione contro governi che schiacciano nella violenza e nel sangue l’idea stessa di libertà, macchiandosi dei più orribili delitti verso esseri umani innocenti. Esseri umani, capite? Ce la fate a mettere due neuroni insieme e capire che siamo tutti esseri umani e non italiani, iraniani, cinesi o quanto altro?
Se a casa vostra ammazzate qualcuno, state commettendo un reato tanto quanto lo stareste commettendo in mezzo alla strada ed è da idioti pensare altrimenti.
Le marce indietro di questi ultimi due gioni di Iran e Cina sono operazioni di facciata, di marketing e poco più: in Iran, per ora, l’Hijab resta un obbligo e ricordo che la polizia morale ha già cambiato nome tre o quattro volte. In Cina stanno togliendo alcuni divieti ma la registrazione ed il controllo sul comportamento, con il sistema dei crediti comportamentali, restano in vigore insieme ad altre decine di misure oppressive della libertà individuale.
Certo, sono comunque cambiamenti che rappresentano un piccolo ma significativo passo e che dimostrano quanto l’azione del singolo contro leggi inique possa avere un senso, soprattutto nei casi di dittature più o meno dichiarate come tali che, essendo basate sull’ego di singoli uomini, hanno come tallone d’achille l’immagine a livello internazionale e il fanatismo nel volerla proporre come la migliore che c’è.
La storia ci insegna che nell’istante in cui un popolo si ribella e questo viene alla luce, quasi sempre le dittature tentano prima la via del sangue e poi quello della marcia indietro parziale. Per questo la prima cosa che fanno è tentare di bloccare Internet e comunicazioni internazionali, dato che sono i mezzi principali tramite cui il resto del mondo può venire a scoprire i crimini di cui si macchiano.
La mentalità di chi crede che “a casa loro possono fare quello che vogliono” è quella che permette a questi paesi di fare quello che fanno, se riescono a nasconderlo alla comunità internazionale.
Quindi, per coloro che sostengono che in un altro paese “hanno un’altra cultura e dobbiamo rispettare le loro idee”…
COL CAZZO!
Io non rispetto le idee che portano a rinchiudere, violentare o ammazzare delle persone innocenti che non hanno fatto male a nessuno, in nome di un’ideologia o di una religione o, addirittura di un ego senza controllo!
E se voi lo fate, sempre per il discorso di poco tempo fa sulla responsabilità individuale, siete conniventi con quello che fanno “a casa loro” e, prima o poi, il Karma vi si pianterà da qualche parte per dimostrarvi che A CASA VOSTRA non avete capito un cazzo!
Ci si vede in giro! (ma anche no, mi disgusta l’idea di incontrare persone di questo genere).
A casa tua fai quello che vuoi: così massacrano gli innocenti
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Per proseguire con la serie dei luoghi comuni che sono delle autentiche minchiate, eccone un altro, questa volta pericolosissimo:
“…a casa tua fai quello che vuoi…”
Non è vero: il fatto che sia casa tua non ti autorizza a fare quello che vuoi, men che meno delitti di qualunque tipo. Quindi, per essere sintetici, quando sappiamo perfettamente che in Iran vige una dittatura religiosa che in questi ultimi periodi ha massacrato migliaia di vittime innocenti tra uomini e donne che vi si stanno ribellando, dire che “a casa loro sono liberi di fare quello che vogliono” significa sbattersene del fatto che in quel paese stanno ammazzando delle donne perchè rifiutano di mettersi un chador oppure lo mettono male oppure, per finire, semplicemente perchè non si sottomettono perfettamente a quella che è una delle leggi più ingiuste forgiate da animo umano. E dico “umano” perchè non si tratta più di legge derivante da una figura sprituale o religiosa originale ma dell’interpretazione oscurantista della stessa da parte di uomini che l’adattano alle proprie idee reazionarie, per schiacciare in tutti i modi l’essere femminile.
Quando in Cina esiste di fatto una dittatura da parte di pochi oligarchi che per tre anni hanno ridotto il paese in miseria, costringendo i propri cittradini a regole che definire inique è dire poco, rinchiudendoli in campi di concentramento perchè positivi ad un tampone COVID per settimane, impedendogli persino di andare a procurarsi il cibo, e solo ora che la figura di merda a livello internazionale gli è sfuggita di mano fanno marcia indietro.
Vi stracciate le vesti e cambiate il nome alle professioni femminili ma poi ve ne fottete di quello che sta succedendo in Iran o in Cina con la scusa che “a casa loro possono fare quello che vogliono”.
Spedite tonnellate di armi e munizioni (giustamente o no) in Ucraina perchè si difendano (a casa loro) dai Russi, ma non varate la benchè minima azione contro governi che schiacciano nella violenza e nel sangue l’idea stessa di libertà, macchiandosi dei più orribili delitti verso esseri umani innocenti. Esseri umani, capite? Ce la fate a mettere due neuroni insieme e capire che siamo tutti esseri umani e non italiani, iraniani, cinesi o quanto altro?
Se a casa vostra ammazzate qualcuno, state commettendo un reato tanto quanto lo stareste commettendo in mezzo alla strada ed è da idioti pensare altrimenti.
Le marce indietro di questi ultimi due gioni di Iran e Cina sono operazioni di facciata, di marketing e poco più: in Iran, per ora, l’Hijab resta un obbligo e ricordo che la polizia morale ha già cambiato nome tre o quattro volte. In Cina stanno togliendo alcuni divieti ma la registrazione ed il controllo sul comportamento, con il sistema dei crediti comportamentali, restano in vigore insieme ad altre decine di misure oppressive della libertà individuale.
Certo, sono comunque cambiamenti che rappresentano un piccolo ma significativo passo e che dimostrano quanto l’azione del singolo contro leggi inique possa avere un senso, soprattutto nei casi di dittature più o meno dichiarate come tali che, essendo basate sull’ego di singoli uomini, hanno come tallone d’achille l’immagine a livello internazionale e il fanatismo nel volerla proporre come la migliore che c’è.
La storia ci insegna che nell’istante in cui un popolo si ribella e questo viene alla luce, quasi sempre le dittature tentano prima la via del sangue e poi quello della marcia indietro parziale. Per questo la prima cosa che fanno è tentare di bloccare Internet e comunicazioni internazionali, dato che sono i mezzi principali tramite cui il resto del mondo può venire a scoprire i crimini di cui si macchiano.
La mentalità di chi crede che “a casa loro possono fare quello che vogliono” è quella che permette a questi paesi di fare quello che fanno, se riescono a nasconderlo alla comunità internazionale.
Quindi, per coloro che sostengono che in un altro paese “hanno un’altra cultura e dobbiamo rispettare le loro idee”…
COL CAZZO!
Io non rispetto le idee che portano a rinchiudere, violentare o ammazzare delle persone innocenti che non hanno fatto male a nessuno, in nome di un’ideologia o di una religione o, addirittura di un ego senza controllo!
E se voi lo fate, sempre per il discorso di poco tempo fa sulla responsabilità individuale, siete conniventi con quello che fanno “a casa loro” e, prima o poi, il Karma vi si pianterà da qualche parte per dimostrarvi che A CASA VOSTRA non avete capito un cazzo!
Ci si vede in giro! (ma anche no, mi disgusta l’idea di incontrare persone di questo genere).
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