Ricordiamoci di essere eccezionali

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Esse­re ecce­zio­na­li, chia­ria­mo subi­to il con­cet­to, non signi­fi­ca nel caso di que­sto post, esse­re i miglio­ri in quel­lo che si fa. Ovvia­men­te que­sto è uno dei signi­fi­ca­ti ma è pro­prio di un’e­stre­ma fuor­vian­za pen­sa­re in que­sti termini.

Oggi voglio par­lar­vi di quan­to pos­sia­mo esse­re ecce­zio­na­li nel sen­so di rap­pre­sen­ta­re l’ec­ce­zio­ne. Non signi­fi­ca ovvia­men­te fare i bastian con­tra­ri (anche se è uno degli effet­ti col­la­te­ra­li più fre­quen­ti) per par­ti­to pre­so. Quel­lo appun­to è un “effet­to collaterale”.

Non signi­fi­ca nep­pu­re pen­sa­re sem­pre in modo diver­so da tut­ti (e pure que­sto è un pos­si­bi­le effet­to collaterale).

L’ec­ce­zio­na­li­tà signi­fi­ca, in fon­do… sem­pli­ce­men­te “esse­re”! In un mon­do in cui le per­so­ne sostan­zial­men­te non ci sono, per­chè si muo­vo­no per mec­ca­ni­ci­tà, per auto­ma­ti­smi, rea­gen­do a qua­lun­que sti­mo­lo ester­no o inter­no in modo auto­ma­ti­co, colo­ro che “ci sono”, rap­pre­sen­te­ran­no l’eccezione.

Ognu­no di noi dovreb­be esse­re (ed è) uni­co, irri­pe­ti­bi­le, diver­so. Chi vuo­le gli esse­ri uma­ni tut­ti ugua­li vuo­le domi­nar­li, impor­re leg­gi, modi, costu­mi e pen­sie­ri uni­ci, per eli­mi­na­re para­dos­sal­men­te la loro uni­ci­tà. Chi fa que­sto vi con­vin­ce di esse­re indi­vi­dui per­chè non vi accor­gia­te che l’in­di­vi­dua­li­tà va svi­lup­pa­ta a par­ti­re dal­la pro­pria uni­ci­tà ed è una pos­si­bi­li­tà, non un dato di fat­to. Ma se pen­sa­te di esse­re qual­co­sa che non sie­te, non fare­te mai nul­la per diventarlo.

E’ così che vin­co­no: facen­do­vi cre­de­re di esse­re uno e poi gesten­do i vostri “mol­ti”.

Esse­re ecce­zio­na­li signi­fi­ca ave­re i vostri pen­sie­ri e non pen­sa­re sem­pre con le idee, i con­cet­ti e le mec­ca­ni­che men­ta­li degli altri o con quel­le che il siste­ma vuo­le costan­te­men­te inculcare.

Esse­re ecce­zio­na­li signi­fi­ca ama­re e non odia­re, cosa a cui sostan­zial­men­te por­ta la sepa­ra­zio­ne, sem­pre più favo­ri­ta da quel­le fon­ta­ne di fan­go in cui si sono tra­sfor­ma­ti i media, i social e la mag­gior par­te dei per­so­nag­gi pubblici.

Esse­re ecce­zio­na­li signi­fi­ca svi­lup­pa­re i vostri idea­li, che sia­no l’e­vo­lu­zio­ne di quel­le che sono le vostre traen­ze inte­rio­ri e non quel­li del vici­no di casa o del­la mag­gio­ran­za (a meno che, ovvia­men­te, non sia­no dav­ve­ro lo spec­chio di quel­lo che provate).

Occor­re un pro­fon­do cam­bia­men­to; è neces­sa­rio, è indi­spen­sa­bi­le. Chi è pron­to deve ini­zia­re a cam­bia­re pro­fon­da­men­te, nel­l’in­ter­no e dal­l’in­ter­no per sé stes­so e per quel­li che ama. Degli altri non si deve occu­pa­re. Sé stes­si occor­re cam­bia­re: gli altri fac­cia­no come cre­do­no, ricor­dan­do­si però di non met­ter­si sul nostro cam­mi­no altri­men­ti li spostiamo.

Esse­re ecce­zio­na­li signi­fi­ca pren­der­si la respon­sa­bi­li­tà di resta­re eret­ti, con la schie­na drit­ta di fron­te ad ogni sopru­so, fisi­co, intel­let­tua­le, psi­co­lo­gi­co e quan­to altro. Resta­re drit­ti signi­fi­ca non spo­sa­re la bas­sez­za, la meschi­ni­tà, la fal­si­tà ma la nobil­tà, il corag­gio e la verità.

Resta­re drit­ti signi­fi­ca non pie­ga­re la testa di fron­te a valo­ri ed idea­li che non con­di­vi­dia­mo, che non risuo­na­no in noi secon­do quel­la famo­sa “leg­ge di cor­ri­spon­den­za” di cui par­la il Mae­stro K.H. E quan­do risuo­na­no comun­que veri­fi­ca­re con qua­le nostra par­te lo fan­no: se risuo­na­no con la nostra par­te oscu­ra, igno­bi­le, igno­ran­te, vio­len­ta e ani­ma­le, sono da rifiutare.

Esse­re ecce­zio­na­li signi­fi­ca rifiu­ta­re tut­ti quei valo­ri che ci por­ta­no ad abbas­sa­re il nostro livel­lo vibra­to­rio, ver­so quel­la socio­pa­tia che ormai dila­ga, ver­so quel­la bas­sez­za sem­pre peg­gio­re, ver­so l’o­mo­lo­ga­zio­ne con prin­ci­pi sem­pre più mate­ria­li­sti, egoi­ci e vio­len­ti: rifiu­tia­mo­li! Non ser­ve par­ti­re in quar­ta con­tro i muli­ni a ven­to: basta non accet­tar­li all’in­ter­no e non com­por­tar­si di con­se­guen­za come que­sta socie­tà sem­pre più cor­rot­ta, debo­scia­ta e per­ver­sa vor­reb­be. E sono d’ac­cor­do che all’i­ni­zio è mol­to difficile.

Esse­re ecce­zio­na­li signi­fi­ca ini­zia­re a sco­pri­re quan­to la nostra mora­le, le nostre ideo­lo­gie e le nostre ten­den­ze sia­no let­te­ral­men­te il frut­to avve­le­na­to. Sia­mo venu­ti al mon­do con dei con­te­nu­ti che nel tem­po abbia­mo tra­sfor­ma­to, spes­so in dire­zio­ne invo­lu­ti­va, sen­za accor­ger­ce­ne e di cui abbia­mo per­so il ricor­do. O dav­ve­ro pen­sa­te che la famo­sa mela fos­se qual­co­sa d’altro?

Quan­do il Mae­stro Gesù par­la­va di tor­na­re fan­ciul­li, non inten­de­va ovvia­men­te in sen­so ana­gra­fi­co ne tan­to meno in quel sen­so mor­bo­sa­men­te fal­so e mora­li­sta che “san­ta” roma­na Chie­sa vor­reb­be: par­la­va di recu­pe­ra­re la purez­za del­le traen­ze inte­rio­ri e del­la capa­ci­tà di dar loro segui­to in modo totale.

Esse­re ecce­zio­na­li signi­fi­ca ini­zia­re a ripu­li­re i nostri pen­sie­ri da tut­te quel­le por­ca­te con cui li abbia­mo fat­ti cre­sce­re nel­le dire­zio­ni più sba­glia­te, signi­fi­ca ripu­li­re i nostri cor­pi dal­la spaz­za­tu­ra con cui li abbia­mo ali­men­ta­ti, intos­si­can­do­li al pun­to da ren­der­li pre­da di malat­tie sem­pre più orribili.

Esse­re ecce­zio­na­li signi­fi­ca ripu­li­re i nostri cuo­ri dal­l’in­tol­le­ran­za ma anche dal buo­ni­smo assur­do, da quei fal­si valo­ri con cui li abbia­mo cor­rot­ti in anni e anni di emo­zio­ni a loro vol­ta corrotte.

Esse­re ecce­zio­na­li signi­fi­ca ripu­li­re la men­te dal liqua­me in cui vie­ne costan­te­men­te fat­ta nuo­ta­re. Ripu­dia­mo i valo­ri di una socie­tà sem­pre più mate­ria­li­sta, cor­rot­ta e depravata.

Non sto par­lan­do di tor­na­re ad esse­re dei per­be­ni­sti vit­to­ria­ni, dei “noi­vo­glia­m­dio” sen­za cer­vel­lo ne cuo­re con la men­te pie­na di pre­giu­di­zi, ideo­lo­gie e fal­si valo­ri mora­li: sto par­lan­do di tor­na­re ad esse­re, al di là di ogni ragio­ne­vo­le dubbio.

Ricor­dia­mo­ci di esse­re eccezionali!

Ci si vede in giro!

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Lauretta

Gra­zie Franz,sono d’ac­cor­dis­si­mo con tut­to quel­lo che hai espres­so qui,che in fon­do sono begli spun­ti per indi­ca­re il lavo­ro dav­ve­ro neces­sa­rio di tra­sfor­ma­zio­ne che ognu­no può intra­pren­de­re per evol­ver­si ver­so un Sè sem­pre più Vero e Libe­ro …sem­pre più vici­no alla fon­te da cui scaturisce🙏🌷

Franz
Reply to  Lauretta

Gra­zie a te del pas­sag­gio e del commento!

Lauretta
Reply to  Franz

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