E’ uscito Chrome, il browser di Google. Ma che bisogno c’era?

L’ho sca­ri­ca­to. Tan­to per ini­zia­re è una ver­sio­ne beta, quin­di anco­ra insta­bi­le. Poi non lo si sca­ri­ca diret­ta­men­te. Si va sul sito di Goo­gle, e lui ti sca­ri­ca un instal­ler (un pro­gram­ma) che a sua vol­ta in auto­no­mia sca­ri­ca quel­lo che gli ser­ve da dove gli pare, dopo­di­chè instal­la il tutto.

Lan­cia­to il bro­w­ser, l’in­ter­fac­cia è abba­stan­za scar­na ma fun­zio­na­le, e il ren­de­ring gra­fi­co è deci­sa­men­te velo­ce. Fini­te le novi­tà, a par­te la como­di­tà di poter pren­de­re una sche­da e “spo­star­la” fuo­ri, in modo da avvia­re auto­ma­ti­ca­men­te una nuo­va istan­za del browser.

Quel­lo che vor­rei capi­re è: che biso­gno c’e­ra di un altro bro­w­ser? E soprat­tut­to: per­chè pro­prio Google?

Sicu­ra­men­te Goo­gle ha le risor­se finan­zia­re e uma­ne neces­sa­rie, che sul suo bilan­cio non gra­va­no granchè.
Ma quel­lo che mi rode pro­fon­da­men­te, insi­de, è la soli­ta doman­da: cui prodest?

Svi­lup­pa­re un bro­w­ser costa mol­ti, mol­tis­si­mi sol­di. Goo­gle non è un’im­pre­sa bene­fi­ca o una onlus, ma allo­ra dov’è il tornaconto?

Beh, secon­do me non c’è dub­bio: la rac­col­ta di infor­ma­zio­ni. I firewall, i soft­ware di sor­ve­glian­za, i plu­gin per la pri­va­cy… sono tut­te cose “ester­ne” al bro­w­ser, e se il bro­w­ser rac­co­glie le infor­ma­zio­ni e le spe­di­sce insie­me al traf­fi­co di rete usua­le, potran­no fare ben poco per ostacolarlo.

Sono pron­to a scom­met­te­re che que­sta ver­sio­ne “beta” al momen­to non fa nul­la di tut­to que­sto. Ma sono altret­tan­to pron­to a scom­met­te­re che una del­le pros­si­me inve­ce qual­co­sa del gene­re lo implementerà.

Io per­so­nal­men­te non lo use­rò, e fos­si in voi farei lo stesso.

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