Crisi mutui: sempre più difficile ottenerli, e allora cosa accade?

Le banche, facendosela sotto per il timore delle insolvenze, hanno dato una stretta ulteriore ai parametri per la concessione del credito. Risultato: ottenere un mutuo, oltre a costare una follia, è diventato molto difficile.
Praticamente ormai la banca non ti da più i soldi manco se ce li hai. Figurati in caso contrario.
Però mi è venuto un dubbio.
Se i mutui costano tanto, troppo e oltretutto è anche difficile farseli dare, è chiaro che le richieste e le concessioni caleranno brutalmente nel prossimo futuro. Quindi la gente comprerà meno case. Se la memoria non mi inganna, questo dovrebbe far calare il prezzo degli immobili.
Ergo, calando il prezzo avremo due effetti: la gente venderà meno le case, e quelli che hanno già un mutuo in essere vedranno calare il valore dell’immobile a garanzia di un mutuo che invece cresce.
Quindi alla fine le banche si troveranno con un sacco di gente che avrà difficoltà a pagare le rate di un mutuo che non avrà un sufficiente controvalore d’immobile come garanzia.
Per le banche a quel punto diventerà semplice richiedere al mutuatario ulteriori garanzie a fronte del prestito, che non potranno essere ovviamente fornite. Cosa che potrebbe generare la requisizione dell’immobile.
Se questo accadesse, ci troveremmo di fronte ad una popolazione segnalata in gran parte al CRIS, senza una casa, e alcune banche che alla fine potrebbero essere le proprietarie della maggioranza del parco immobiliare italiano.
Speriamo non accada, ma non mi farei troppe illusioni…
Caro Frà, poichè la crisi porterà ad un ecremento dei prezzi dei beni di consumo e delle energie, quindi dell’inflazione, la banche centrali potranno prestare denaro ad un tasso di interesse più basso rialimentando il sistema dei cosumi e stabilizzando i prezzi e la domanda del mercato immobiliare. Almeno credo…!Anna
Questa mi sembra un’ipotesi plausibile, in effetti, ma presume che le banche si comportino in modo “onesto”, calando il tasso di interesse. A sua volta questo implica che lo scambio di denaro interbancario riprenda a fluire con maggior facilità che al momento attuale. Ma dato che in questo momento la liquidità circolante è esigua, non so proprio cosa diavolo succederà: o le cose si calmano naturalmente (ma secondo me ci vorranno almeno due o tre anni prima di ritornare a livelli accettabili, oppure qualche banca subirà ulteriori scossoni, e si troverà costretta a chiedere aiuto a Bankitalia… giuro che non ho idea del casino che potrebbe venire fuori a questo punto, ma mi auguro sinceramente che tutto torni normale quanto prima!
Cao rà, purtrppo nessuno ha la sfera di cristallo…stiamo a guardare, baci Anna