L’osservatore romano anche sui prematuri: come gli adulti colpiti da ictus

Ecco l’uscita ormai settimanale dell’osservatore romano. Stavolta se la piglia con i medici che decidono di non rianimare i prematuri sotto le 25 settimane (6 mesi).
Secondo questi illuminati patriarchi della difesa della vita umana, cercare a tutti i costi di salvare i neonati prematuri di questo livelo (6 mesi, ripeto) non è accanimento terapeutico. E sempre secondo loro, portano “dati scientifici” a sostegno.
I dati che pongono sono tali da mettere i prematuri in questione allo stesso livello degli infartuati e dei colpiti da ictus, argomentando che nessuno si sogna di non curare questi ultimi.
Infatti! Della sofferenza di chi è costretto a passare dieci o venti anni paralizzato o in un polmone d’acciaio si può anche discutere. Ma voglio vedere cosa mettono in campo quando si parla di un’intera vita passata in queste condizioni.
”E’ un fenomeno allarmante – denuncia l’Osservatore Romano – perche’ non solo finisce col privare di una chance chi potrebbe averla”, ”ma soprattutto perche’ rischia di porre la futura disabilita’ o ‘l’interesse di terzi’ come criterio per rianimare”.
Allora, facciamo una cosa: d’ora in poi tutti i prematuri tra i cinque e i sei mesi che crescono con disabilità parziali o totali perchè si è voluto salvarli a tutti i costi, glieli facciamo curare a quelli dell’Osservatore Romano.
Glieli portiamo lì, in redazione e glieli molliamo così come sono.
Poi voglio vedere se fanno ancora tanto i paladini della vita!
Non si smeniscono mai! Vogliono a tutti icosti avere il potere della vita e della morte! Li disprezzo con tutte le mie forze…invece di fare gli scenziati che si occupassero della fame nel mondo la cui risoluzione compete PRIMARIAMENTe a loro. Ma staccassero un pezzo di cupolone, lo facessero sciogliere e col ricavato di tuttoquell’oro sfamassero l’Africa e a turno tutti continenti afflitti…Anna
Uanama! Vai così!
Bé, come non essere d’accordo con Anna, però io manderei TUTTO il vaticano a occuparsi FISICAMENTE delle cose che dicono es:
1) Non devi usare il preservativo = Ti mando a curare i malati di aids in Africa
2) Non devi abortire = Ok, ora cresci e mantieni mio figlio
3) Devi vivere in povertà = Prendo io il posto di Ratzinger il vendicatore e lo mando a lavorare in fabbrica, poi verifico che paghi le tasse e faccia 6 o 7 figli e li cresca con sani ideali cattolici e FACCIA L’ELEMOSINA AI POVERI, che io, ho qualche ideuccia di come usare i suoi soldini…
BELLO PREDICARE COL CULO AL CALDO!!!
PS: carina la carognata del giorno…
Bentornato in questi lidi…
Sono capitata qui per caso, e voglio dirvi una cosa: io coi prematuri ci lavoro da 6 anni, ed un conto è parlare di quei bimbi, un conto è quando “QUEI BIMBI” sono figli tuoi o li hai nelle mani. Annina è nata di 22 settimane e 5 giorno, pesava 550 grammi e col calo è arrivata a 490. Ora ha 4 anni, va all’asilo e non ha avuto nessun esito. Per ogni bimbo così che sopravvive, 7 ne muoiono, e altrettanti scampano con strascichi a volte lievi a volte no.
Ma quando è figlio tuo, vale la pena tentare, chiesa o non chiesa.
Ciao Serena. Nulla da obiettare. Tu hai scelto così. Ed è andata bene direi, vero?
Altrettanto direi però…
“Quando è figlio tuo, vale la pena poter essere liberi di decidere se tentare o no. Chiesa o non chiesa.”
Che ne dici?
Sono d’accordo, infatti è quello che penso:ognuno decide per sé. Per la precisione, la bimba di cui parlo nn è mia figlia, è uno dei tanti bambini che ho curato. Saluti