Rubati da hackers sconosciuti i piani costruttivi di un nuovo bombardiere USA. Mah!
E’ un po’ su tutte le testate, tra cui La Stampa, la notizia del furto operato da hackers sconosciuti dei dati costruttivi di un nuovo bombardiere USA, l’F-35. Secondo le fonti, dei pirati informatici non meglio identificati avrebbero soffiato terabyte di dati introducendosi nella rete del Pentagono e bypassandone le difese. Detta così mi sa della più grossa bufala degli ultimi due anni.
Avete presente quant’è grosso un Terabyte? Stiamo parlando di più di un milione di Megabyte. Se gli hackers in questione fossero stati direttamente agganciati alle linee dati del pentagono (vale a dire con un cavo dati attaccato al server) ci avrebbero messo approssimativamente (e ottimisticamente) almeno 8.000 secondi per trasferire un Terabyte. E qui stiamo parlando di svariati di essi. Vogliamo dire anche solo 4 Tera? Bene, fanno 32.000 secondi, ovvero circa 9 ore.
Ma calcolando che il furto è avvenuto via rete, e che nessun provider “normale” ti da’ una portante da più di 10 Mbit/s, il calcolo viene facile; se quello che dicono le testate fosse vero, questo significherebbe che qualcuno è riuscito a rimanere in linea svariati giorni, attaccato a un “buco” di qualche server, ciucciandosi dati al ritmo continuo di un’idrovora, senza che il sistema di difesa più blindato al mondo intervenisse in alcun modo.
Delle due l’una: o al pentagono serve un nuovo responsabile per la sicurezza informatica, o un nuovo responsabile per le relazioni con la stampa.
una terastronzata
UNA USATERACOMICA
poco fa, sul televideo mediaset, ho letto che in effetti il tentativo di furto di hakers ai danni della Lockhead, di dati e informazioni sul nuovo caccia f35, è stato effettuato, ma non sono riusciti a recuperare neppure mezzo byte
Come volevasi dimostrare… adesso si rimangiano la frittata perchè si sono accorti di aver detto una cagata!