Una figura di merda del metodo scientifico. Il DNA spazzatura non era così inutile.
L’ho beccata sul Corriere, e mi sono fatto quattro grasse risate. Fatevele anche voi!
Nel DNA umano c’è una quantità spropositata di materiale genetico di cui gli scienziati non conoscono la funzione. Non riuscendo a capire a cosa serve hanno deciso che non serve a nulla.
Salvo che ultimamente, qualcuno un po’ meno deficiente degli altri, ha deciso di darci un’occhiata e… sorpresa! Non solo serve, ma è anche estremamente importante.
Più di 60 anni fa (avete capito bene: sessanta anni fa), Barbara McClintock, una scienziata di quelle vere, di quelle che non soffrono della sindrome da padreterno che colpisce sempre di più i cosiddetti studiosi di questo pianeta, aveva già detto che era così.
Indovinate un po? L’avevano definita una ciarlatana e sputtanata di fronte alla comunità internazionale, nonostante questa donna avesse già fatto scoperte importantissime nel campo della genetica.
Adesso che gli strumenti si sono sufficientemente raffinati, salta fuori che invece la sua intuizione era esatta, e quella porzione di DNA definita “DNA spazzatura” e che secondo la notoriamente affidabile comunità scientifica era un “residuo evolutivo senza funzione”, ricopre invece funzioni importantissime.
Einstein l’aveva detto che Dio non gioca a dadi con l’Universo, ma ultimamente sembra che un sacco di gente non la pensi così.
I boriosi quanto odiosi sostenitori del fatto che se una cosa non è misurabile allora non esiste dovrebbero farsi venire un dubbio, e cominciare a considerare che se una cosa non è misurabile potrebbe semplicemente voler dire che la stai misurando con lo strumento sbagliato, come in questo caso.
Una volta la chiesa torturava e bruciava sul rogo chi era contrario alle sue teorie. Oggi chi ha delle idee innovative non corre più questo rischio, ma viene comunque bruciato su un rogo, quello dell’ottusità e dell’ignoranza. Non so quale dei due sia peggio!
Già, al rogo si è sostituito lo sputtanamento!
Tra l’altro questa notizia del dna(non più)spazzatura compare ciclicamente e ogni volta è presentata come una scoperta sensazionale.
D’accordo con la stupidità che a volte dimostra la scienza “ufficiale”, ma questa notizia non è così nuova. “Le Scienze”, ossia l’edizione italica di “Scientific American”, la riportò almeno quattro anni fa.
Nessuno ha sostenuto che fosse nuova, ma ringrazio entrambi per la pubblica precisazione. Mi permetto però di far osservare che il fatto che la notizia non sia nuova non diminuisce il suo valore, la sua verità e tutto il resto.