Influenza suina. Tamiflu (oseltamivir) inutile a tutti tranne a qualcuno?
Seguendo l’idea esposta nel precedente post, mi sono avventurato nella rete alla ricerca di notizie sul neomiracoloso farmaco Tamiflu, trovando poco o nulla (chissà perchè…).
Però quel poco che ho trovato da’ veramente da pensare.
Iniziamo con lo studio pubblicato dall’università di Birmingham, che si trova a questo indirizzo. E’ un po’ lunghetto e vi risparmio la fatica: alla fine conclude che il Tamiflu potrebbe anche non servire a un cazzo.
L’ipotesi si avvalora con questo articolo di Enrico Moriconi, che a sua volta ne cita uno pubblicato sul Manifesto nel 2006. Anche qui un po’ lunghetto, in sintesi spiega come ai tempi dell’aviaria questo farmaco fosse già considerato un flop dalla stessa Roche, la casa produttrice, e di come un certo Donald Rumsfeld abbia guadagnato un fottio di dollari essendo un azionista della società che per prima aveva sintetizzato l’antivirale di base del Tamiflu, facendo partire la paranoia dell’utilità del farmaco.
Per finire, si trova su Wikipedia la traduzione dello studio Cochrane, al termine del quale si evince nettamente che il Tamiflu… non serve a un cazzo.
Insomma, un farmaco perdente in partenza, che ha provocato qualche morto e qualche casino, anche se principalmente in Giappone (dove ne ingurgitano a palate).
Un farmaco che quando è efficace accorcia in media la durata dell’influenza di si e no 30 ore, e che è stato accatastato in quantità esorbitanti grazie a qualcuno (Rumsfeld) che ha deciso unilateralmente che poteva servire a qualcosa, quando tutti gli altri gli dicevano che era utile quanto una buona tazza di brodo caldo (ovviamente non di pollo o maiale).
Però, nonostante tutta ‘sta gente che dice che non serve a un cazzo, casualmente da due giorni a questa parte se ne parla sempre di più.
Vuoi vedere che ci ho beccato?
ma stò simpaticone di un gatto sta suonando un flauto o si sta fumando un chilom??
:-))))
La seconda che hai detto! 🙂
x me ha solo il naso
lungo!!! Pinocchio???
‘nu poco 🙂
Credo che uno come te che parli con il “cazzo” in bocca e metta in prima pagina “la gnocca del momento”
non abbia alcun titolo per parlare di un problema serio quale l’influenza, che miete ogni anno migliaia di morti.
Hai, inoltre la responsabilità di diffondere notizie false, che potrebbero mettere a rischio la vita di chi possa credere alle tue fandonie, come ad esempio le donne gravide e le madri di bambini sotto i 5 anni.
Allego per tua conoscenza e quella del tuo pubblico un sagggio delle ultime indicazioni fornite ai medici dall’organizzazione mondiale della sanità, in merito all’influenza suina.
From Medscape Medical News CME
E’ IN INGLESE SE NONO RIESCI A CAPIRLO POTRAI SEMPRE FARTELO TRADURRE
WHO Issues Guidelines for Antiviral Treatment of H1N1 and Other Influenza CME/CE
News Author: Laurie Barclay, MD
CME Author: Laurie Barclay, MD
Authors and Disclosures
CME/CE Released: 08/27/2009; Valid for credit through 08/27/2010
http://cme.medscape.com/viewarticle/708032?src=cmenews&uac=38807DK
When antiviral medications for influenza are available, patients with confirmed or strongly suspected infection with influenza pandemic (H1N1) 2009 should be treated as follows:
All patient groups, including pregnant women, neonates, and young children younger than 5 years, with severe or progressive clinical illness should be treated as soon as possible with oseltamivir (strong recommendation, low-quality evidence).
Higher doses up to 150 mg twice daily and longer duration of treatment may be needed, depending on clinical response.
Patients with severe or progressive clinical illness should receive zanamivir when oseltamivir is not available or not possible to use, or when the virus is resistant to oseltamivir but known or likely to be susceptible to zanamivir (strong recommendation, very low-quality evidence).
Patients considered to be “at risk” are infants and children younger than 5 years, adults older than 65 years, nursing home residents, pregnant women, patients with chronic comorbidities (cardiovascular, respiratory or liver disease, and diabetes), and immunosuppressed patients as a result of malignant disease, HIV infection, or other diseases.
Patients not in “at-risk” groups with uncomplicated illness because of confirmed or strongly suspected H1N1 infection may not need antiviral treatment (weak recommendation, low-quality evidence).
Patients in “at-risk” groups with uncomplicated illness because of confirmed or strongly suspected H1N1 infection should be started with oseltamivir or zanamivir treatment as soon as possible after illness onset (strong recommendation, very low-quality evidence).
Primo: io non diffondo notizie: esprimo la mia opinione in merito.
Secondo: meglio avere il cazzo in bocca (puoi sempre mordere) che nel culo (ti tocca aspettare che qualcuno te lo tolga)
Terzo: se non ti piace la gnocca del momento prendi la prossima. Se non ti piace la gnocca non è colpa mia.
Quarto: uno che si nasconde dietro uno pseudonimo e poi va a fare il moralista su un blog il cui proprietario mette la sua faccia, il suo nome e il suo numero di cellulare dietro quello che dice, perdonami ma si squalifica da solo.
Se non ti piace quello che penso nessuno ti obbliga a leggere questo blog.
Per quanto riguarda il titolo ad esprimere le mie idee, ne ho quanto te.
Quindi in buona sostanza, che ti vada bene o no, vai a berciare le tue cafonaggini altrove.
Franz, secondo me hai sbagliato. Hai sbagliato a rispondere alla provocazione di questa emerita TESTA di CAZZO.
Ciao Bello!
:thumbup:
Non mi sembra di aver capito che l’influenza in generale fosse stata sottovalutata in pieno; semmai si è più e più volte discusso sulla regolarità di allarmismi eccessivi e/o precoci, sulla possibilità di una vaccinazione coercitiva di massa e altre attinenze. Personalmente, lo hanno capito tutti, NON sono d’accordo coi facili catastrofismi o con l’idea dei vaccini “avvelenati” in senso assoluto, anzi; e più volte l’ho dato a intendere, in particolare indicando l’opportunità di documentare in modo chiaro e attendibile anziché limitarsi a semplici copia e incolla senza verificare la fonte reale. Inoltre, cosa evidente anche a chi avesse semplicemente dato un’occhiata ai vari post, le discussioni si sono quasi esclusivamente indirizzate verso l’attuale situazione relativa al virus influenzale h1n1, non all’influenza in genere.
A proposito di dati, dunque, anche in questo caso mi sembra un po’ superficiale sia dire che l’influenza non vada sottovalutata (solo un imbecille lo farebbe, visto che di influenza non muoiono solo le persone già malate e che, attualmente, l’influenza è la terza causa di morte nei paesi industrializzati, sempre però con le dovute riserve spiegate sotto!), sia che la stessa, annualmente, faccia migliaia di morti.
Prima di tutto, infatti, è giusto che chi non ritenga opportuno vaccinarsi lo possa fare, sempre che osservi, eventualmente fosse contagiato, le normali norme legate al buonsenso comune: starsene a casa da subito evitando così di contagiare buona parte di chi si incontra al bar, sul luogo di lavoro ecc, curarsi da subito con medicinali o alternative idonee, evitare di trascurarla in toto o in parte sia per la propria salute che per il rispetto degli altri. Per quanto riguarda la seconda questione, precisare meglio sarebbe secondo me stato anche opportuno. Se, per esempio, prendiamo la situazione relativa al nostro Paese (proprio perché ci viviamo) e relativa agli USA (tradizionalmente più rappresentativi) si nota una cosa: in Italia negli ultimi anni, mediamente, si parla di circa 8500 morti causati dall’influenza, in USA circa 36000. Considerando che un’influenza, storicamente parlando, generalmente e salvo casi particolari, può arrivare ad uccide, a seconda del ceppo e della virulenza, tra lo 0,1 e l’1% direi che il calcolo è facile: significa che in USA mediamente sono contagiati tra i 3,6 ed i 36 milioni di individui, in Italia tra 850 mila e 8,5 milioni. Il problema però è che si evita, come sempre, di avviare il discorso verso la complessità, in ogni caso di base e meramente basata su dati e statistiche, non su formule e studi biomedicali, e pertanto assimilabili facilmente da tutti, necessaria a chiarire il concetto esposto. Infatti, solo addentrandosi appena nel tema, si può notare che quei numeri (decessi) riguardano ogni persona la cui morte può essere associata all’influenza: se un malato grave si infetta e muore, superficialmente (ma per dovere di statistica di base) viene incluso nei deceduti per il virus. In realtà ciò è assolutamente inesatto e sconveniente, diciamo per chi traduce e assimila un articolo del genere semplicemente come dato di fatto inconfutabile. Allora, pur non potendo smentire quanto letto, è decisamente necessario specificare che, considerando per esempio gli ultimi 15 anni, quel numero di morti è realistico ma solo se si considera la stessa influenza come causa ed anche (e soprattutto) concausa dei decessi; polmonite, malattie dell’apparato respiratori, ischemie e altre malattie del cuore, diabete mellito sono patologie che, qualora presenti nei pazienti contagiati dall’influenza, portano a livelli elevatissimi le probabilità di decesso (talvolta dal 70% al 99%), situazione che puntualmente si verifica. A questo si aggiunga la differenziazione per fasce di età, troppo lunga da spiegare qui ma, qualora qualcuno la volesse, sono disposto a postarla nei tempi e modi necessari a farlo. Di qui la necessità di ridurre drasticamente il numero di morti causati direttamente ed esclusivamente dall’influenza, situazione che porta questo dato a circa il 20–30% (a seconda della virulenza) dei morti reali indicati sopra. Beninteso: sono sempre tanti e, soprattutto, per far capire a chi pensasse che il virus in questione sia un raffreddorino, occorre precisare che è ampiamente provato come di questo 20% quasi la metà dei morti erano persone totalmente sane e l’altra metà persone con leggerissimi e poco rilevanti patologie pregresse. Così come è importante notare che la quasi totalità di questo 20/30% di morti relativi a persone sane prima del contagio ha sottovalutato l’influenza e non si è curato in maniera assoluta o si è curata male e poco. Insomma: l’influenza può essere pericolosa, anzi è molto pericolosa, anche per le persone sane qualora le stesse non la curino adeguatamente, almeno per una buona percentuale degli stessi (chiaro che c’è anche chi la prende e ne guarisce dopo pochi gg senza aver preso nulla).
Detto questo penso che i dati precisi non debbano mai essere tralasciati, sia che si tenda a sostenere come a sconfessare una tesi o una situazione pratica; quanto sopra ci fa notare che la condizione, se non ottimale almeno la più plausibile, stia nel mezzo: non sottovalutare l’influenza è da persone sensate ma, ugualmente, non eccedere nell’enfasi con una dimostrazione di estrema forza della malattia senza una corretta valutazione a monte del problema.
Un’aggiunta: chi ha figli piccoli o è donna in dolce attesa dubito che possa prendere spunto da un blog, qualora anche fosse a carattere medico, per prendere una decisione in merito; personalmente potrei arrivare persino a dubitare di un medico ‚figuriamoci! A parte chi non ha testa e ragiona alla cazzo (ebbene si, ogni tanto anche io lo uso e non penso faccia danni come l’influenza h1n1) per tutti gli altri non ho dubbi che chiederanno anche più pareri agli esperti di settore.
Se questo è stato utile anche solo a far pensare un po’ al problema sotto un certo aspetto mi fa piacere, altrimenti si può continuare ad erigere barricate tra chi pensa che siamo di fronte alla fine del mondo e chi invece sostiene che la prossima epidemia si combatterà con una spremuta di limone.
Per il resto non credo ci siano problemi per chi è convinto dell’utilità di “coprirsi” dai rischi. Io sono indeciso se vaccinarmi o no, vedrò, certamente mi curerò con la medicina tradizionale qualora ne fossi colpito, ma di sicuro chi pensa che sia veramente pericolosa e non vuole rischiare non dovrebbe avere nulla da temere: se non sarà obbligatorio basterà andare a farsi vaccinare autonomamente, in caso contrario non cambierà nulla e sarà contento di rientrare nel programma di vaccinazione di massa.
Saluti a tutti e grazie delle pazienza.