Ricerca della Verità: Matrix ne dice tante… e tutte giuste!
Riguardando l’altra sera Matrix, il film diretto dai fratelli Wachowsky, mi sono reso conto di quanti concetti estremamente importanti vengano enunciati in quel lavoro.
Dal punto di vista di un ricercatore, Matrix compendia diversi aspetti fondamentali.
Tanto per iniziare il protagonista, Neo. E’ un uomo che passa tutto il suo tempo alla ricerca della vera essenza delle cose. Anche se in modo vago, Neo segue il suo sentire che lo spinge a cercare ciò che si nasconde sotto le apparenze. Questa è una qualità essenziale per un ricercatore: l’inossidabile curiosità e volontà di andare oltre l’illusione.
Morpheus. E’ colui che, uscito da Matrix tempo prima, rivelerà a Neo la strada per uscirne a sua volta. Il paragone è con la figura di colui che, una volta uscito dal sistema, ci si rimmerge volontariamente per portare fuori altri. Certo, nel film è molto facile, una pillolina e via. Questo è forse un neo, perchè nella realtà uscire dal sistema della meccanicità è molto, molto più difficile.
Tuttavia, nonostante l’apparente ingenuità, questo rivela un altro aspetto ben noto a chi ricerca: non c’è verso di uscire dalla meccan
icità senza l’aiuto di qualcuno che ne sia a sua volta già uscito.
Nel film, Tutti coloro che sono stati nel sistema e ne sono usciti, quando vi fanno ritorno hanno un potere diverso, possibilità eccezionali che non sono raggiungibili per chi invece nel sistema è ancora immerso. E questo è un altro particolare veramente notevole.
Uscire dal sistema della meccanicità, implica riconoscere l’illusorietà della stessa. Ma questo a sua volta implica divenire consapevoli delle leggi che la governano, cosa che garantisce potere sulle stesse, in diverso grado a seconda di quanto sia profonda la realizzazione ottenuta. Neo, che le realizza proprio completamente, di fatto ha un potere smisurato sulla materia, poichè ne “vede” il codice. Allo stesso modo, chi “realizza” l’illusorietà inizia ad avere un’efficacia diversa nella vita, proprio perchè ne conosce le leggi che la governano.
E ancora, l’unico modo per cambiare un sistema è quello di immergersi all’interno delle sue leggi, e proprio tramite l’esulare dalle stesse, dimostrare a chi non le vede che invece è possibile cambiare le cose.
Non dall’esterno ma dall’interno, quindi.
Alla fine Matrix, nella sua ingenuità ne ha messe in fila un nutrito numero. Certo, bisogna anche poter riconoscere le cose. Ma alla fine, a livello inconscio, molte persone lo sanno fare.
Altrimenti non si spiegherebbe il perchè dell’enorme successo di questo film, di certo non giustificabile solo con l’originalità del tema e degli effetti speciali.
Lucida visione: sopratutto l’ultima deduzione: complimenti davvero Franz