Quando si dice avere le palle: il chirurgo che si operò da solo.

L’ho trovata sul Corriere di oggi. E’ la storia di un chirurgo, Leonid Rogozov, che nel 1962 all’età di 27 anni si trova nell’antartico, in pieno inverno polare isolato in una base sovietica, senza possibilità di ricevere assistenza alcuna.

Ad un certo punto Rogozov si autodiagnostica un’appendicite. Prova con gli antibiotici ma la faccenda inizia a peggiorare. La febbre sale e lui capisce che è vicino alla perforazione.

Allora si fa preparare una sala operatoria e, assistito dai suo compagni e armato di specchio, si spara un’anestesia locale e… si opera da solo, andando a occhio ma soprattutto al tatto. Perciò opera senza guanti.

L’appendicectomia riesce  e quest’uomo cazzutissimo sopravvive fino al 2000.

La storia in se’ fa pensare. Qui  ce la menano tanto con la sicurezza, e non fare questo e non puoi fare quell’altro, e il tubo omologato e la certificazione…

Questo signore invece si è ficcato le mani nell’addome, si è tolto l’appendice e due settimane dopo era intento a zompettare di nuovo in giro per la base.

Quando si dice avere le palle…

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2 Commenti
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Sciuscia

Che cazzo.

Fede

inoltre andrebbe secondo me considerato il dolore forte causato dalla parte infetta…
:idiot: