Tracce di Profumo. Pensiero impossibile – By Valeria

Io non so perché devo stare in questa ristretta prigione, non comprendo le ragioni per le quali devo occupare lo spazio ristretto del mio piccolo corpo quando c’è un intero universo a disposizione.

Non capisco perché devo muovermi nello ristretto ambito delle mie mappe mentali e nei luoghi ripetitivi delle mie emozioni.

Ho voglia di correre, di camminare in regioni inesplorate, di percorrere territori sconosciuti.

Di liberarmi da questi vincoli di carta pesta.

Tutta la mia vita mi passa davanti in pochi minuti.

Dispongo di una manciata di tempo per rompere catene che mi fanno sentire continuamente in apnea, per sciogliere finalmente la tensione in un volo liberatorio, ampio, evoluto. Ma non c’è tempo.

Non può essere tutto qui, non ha alcun senso.

Dove si trova la porta? Dove sono i confini?

Ma… va bene a tutti così? Va bene a tutti questo lasciarsi morire ogni minuto dentro i propri conflitti, soffocati dalle proprie abitudini, compressi in una esistenza dove tutto sembra già deciso, stabilito? Dove il binario è uno solo possibile e il percorso sembra segnato dalla nascita alla morte?

Va bene a tutti camminare come automi in mezzo ad altri automi con occhi spenti e rassegnati?

A nessuno viene un dubbio? E quando quel dubbio arriva, c’è qualcuno che lo libera anziché reprimerlo con un rapido gesto?

Ma in effetti…:

“E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio” (Albert Einstein)

Condividi
2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
jackll

Se trovi il modo,illuminami !
Sono come un cieco che cerca la luce,ma non vedo neppure le ombre.

Valeria
Reply to  jackll

Ok, tu però continua a cercare, altrimenti fai come quello che si lamenta perché non vince la lotteria e poi si scopre che non ha nemmeno comperato il biglietto… 🙄