Dialoghi impossibili: Giordano Bruno

Qui abbiamo un Gian Maria Volontè fuori dai ranghi, in una eccezionale interpretazione.

Questo film è praticamente sconosciuto e non c’è da stupirsene, visto l’ostracismo cui la Chiesa da secoli condanna Giordano Bruno e le sue idee, non paga di averlo bruciato sul rogo.

Sono pochi attimi all’interno di questo spezzone ma, considerato che il Nolano diceva queste parole nella seconda metà del ‘500, viene da chiedersi: ma guarda… non è cambiato nulla da allora?

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7 Commenti
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Pirata

Un vero eroe…

Andrea G

Incredibile! Ho visto questo film anni fa…più volte.
Eppure riascoltare queste parole mi fa venire ancora i brividi!!
Mi viene l’impulso di giungere le mani e inchinarmi ringraziando Giordano Bruno e tutti quelli che hanno portato un raggio di luce su questa povera terra buia…

Walter

IMMENSO!!!
Non ci sono parole…

FranzII

Non mi pare il film sia cosi’ sconosciuto, mi e’ capitato spesso di vederlo trasmesso in TV. Detto questo, sebbene Volonte’ sia un ottimo attore, non mi e’ piaciuta l’interpretazione del personaggio. Bruno era un iniziato, nel film invece sembra un semplice pensatore, con tutte le debolezze umane. Certo, anche i grandi mistici sono umani, ma manifestano un certo Potere. L’interpretazione mi pare che non ne manifesti molto. Non mi sembra un gran film. Io opterei per CAGLIOSTRO di Pier Carpi o il film di Pasolini, IL VANGELO SECONDO MATTEO.

Ti saluto! 🙂

Roberto Rini

beh…FranzII, quale sia stato il comportamento del Nolano durante 8 anni di processo non è facile da ricostruire, però si sa che più volte ha cercato di difendersi, di ritrattare, di abiurare, di trovare un accordo accettabile per evitare la condanna, il che è comprensibile e umanamente accettabile. Solo quando l’alternativa è stata vivere imprigionato, rinnegando peraltro la sua autonomia intellettuale, o morire, allora ha accettato con orgoglio la morte. Ma non c’è niente di bello nell’essere bruciati vivi. Il provare umani debolezze ha riguardato perfino Cristo sulla croce….nulla di male in ciò,e nulla toglie all’accettazione del proprio destino.

FranzII

@Roberto

Ma io non mi riferivo tanto alla condotta probabile del personaggio storico, io parlavo dell’interpretazione che l’attore da al personaggio. Ovviamente anche gli Iniziati soffrono, hanno caratteristiche umane ovviamente. Pero’ manifestano anche un atteggiamento di Potere che l’attore non ha, nemmeno al di fuori dei momenti difficili.
Gli hanno dato un’interpretazione troppo umana, gli iniziati sono stati sempre personaggi molto forti, anche con le loro debolezze, ma non cosi’ marcate come in questo film. Al di la’ di questo, nel film non sa per nulla di mistico o filosofico, da l’impressione di un semplice pensatore. In realta’ era qualcosa di piu’ che l’attore non ha saputo riprodurre nella finzione.
Ti saluto

Roberto Rini

beh…considera che il concetto di “iniziato” è pressochè rimosso nella nostra cultura, esiste solo quello di filosofo e pensatore! Platone e Pitagora erano solo “pensatori”?..ma tu hai mai sentito in un corso universitarioo al liceo che fossero “altro”?…
Gran parte della nostra cultura occidentale è condizionata da una rimozione o mal comprensione delle fonti, sia quelle greche che quelle giudaico-cristiane…
in questo senso, allora, l’interpretazione di Volontè non può mai venire incontro all’immagine che hai tu di un Iniziato. Lui esprime – BENE e va detto – i dubbi e le angoscie di un uomo che sceglie secondo morale , etica, e conoscenza..e sceglie, soffrendo, la sua integrità. il concetto di Potere, se non quello morale, è escluso da questa visione. Non è mica un Jedi, nell’interpretazione di Volontè, è un uomo che sceglie..