Quando il cuore si ritira… prendetelo a sberle!
Oggi mi sento proprio di dirlo. Può succedere che vicende, eventi o cose in genere più grandi di noi, portino il nostro cuore a tentare di ritirarsi in campagna.
Non lasciateglielo fare! Prendetelo a sberle, se necessario, ma non lasciateglielo fare! Il rischio maggiore in questi casi è di cedere alla tentazione di un sentire malinconico, estremamente dolce e potente, quanto letale.
Toglietevi di lì! Prendete il cuore e mettetelo al lavoro su altro.
Quando ci si trova contro un muro e si realizza che per il momento non è possibile abbatterlo ne girargli attorno, datemi retta… sedetevici sopra!
Nel senso che non sempre ha senso la spinta e l’ego che cozza di testa contro le difficoltà difficilmente paga.
Allora, semplicemente, sedetevi (possibilmente sopra il muro in questione) e respirate. Poi individuate al vostro interno se c’è qualcosa che potete realizzare. Non importa quanto insulso, o apparentemente inutile. Basta che sia qualcosa cui tenete in qualche modo.
E poi iniziate a spingere in questa nuova direzione. Fate! Mettetevi in gioco, lanciatevi nella magia del fare e muovete così la vostra energia. Vi accorgerete che intorno a voi le cose sembreranno riprendere vita, mentre, probabilmente in modo impensato, molte situazioni inizieranno a cambiare.
Il simile attira il simile, non c’è nulla da fare. Se siete fermi attirerete cose ferme. Se vi muoverete (non a casaccio), attirerete cose che si muovono.
Non mollate e continuate a spingere.
Non è detto che quella strada che pensavate interrotta non si riveli per qualcos’altro, qualcosa di cui non avevate la benchè minima idea. Allora, ciò che sembrava perduto, cambierà faccia e si rivelerà per qualcos’altro che non ha nulla di perso.
Insomma, fate quello che vi pare ma fatelo!
E subito, cazzo!
Grazie, arrivi al momento giusto!!! 🙂
Non c’è di che… :)))
Aureo suggerimento. Complimenti!
Intanto comincia a prendere “a sberle” il tuo cuore. Scusami, ma quando ce vò ce vo! :loveyes:
No, Inenascio, non ti scuso.
Questo è l’ultimo commento che ti lascio mettere sul mio blog. Direi che mi hai abbondantemente stufato.
Caro Franz.
Sono pienamente concorde,solo che, in certi frangenti è più facile dirlo che farlo,ancune volte ci cadi senza manco accorgertene.
Siamo nati per lottare,ma alcune volte.…. ti guardi intorno e apri le mani in segno di resa,non vedi la luce,non vedi altri che fanno la tua stessa strada,è una via spesso solitaria e in questo mondo non dà molte soddisfazioni.
Ti capisco, eccome se ti capisco… ma non sempre ciò che appare coincide con ciò che è… teniamo duro! :bye:
Bella Franz!
Il limite è come un’interruzione del flusso…
..istintivamente si tende o a mettersi contro, o a fuggire…
…oppure come dici tu ci si può sedere sopra e respirare, STARE proprio lì, nel limite, fidarsi, e spesso ci si accorge che ciò che è silenzioso inizia a parlare,e ciò che è fermo a muoversi…e a quel punto, come dice una persona che stimo molto, “il problema non si risolve.……SI DISSOLVE!!”
Grazie…hai beccato un buon momento!!
CIao!
Grazie a te!
Cacchio grandioso!!! Sto facendo proprio così! E si muovono cose…AVERE OBIETTIVI E SOGNI E FARE!
“Il simile attira il simile, non c’è nulla da fare. Se siete fermi attirerete cose ferme. Se vi muoverete (non a casaccio), attirerete cose che si muovono.”
RISPOLVERARE QUESTA COSCIENZA SERVE!!
UN ABBRACCIO E GRAZIE
Basta che ti muovi, come ha detto “qualcuno”.