I commercianti d’auto chiedono aiuto al governo. La vostra era è finita, signori!
Il mercato dell’auto a Luglio ha chiuso con un bel 30% in meno e i venditori d’auto chiedono aiuto al governo, come se i soldi che finora hanno guadagnato alla faccia degli italiani indebitati fossero loro dovuti!
Perchè non prendono invece atto del fatto che il periodo di vacche grasse è finito?
Oggi, se compri un’auto, nell’istante stesso in cui firmi l’assegno, hai già perso il 20% di IVA, per vederne poi il valore crollare praticamente alla metà l’anno sucessivo e ridursi in modo incredibile gli anni successivi.
Colpa del mercato? Certo! Colpa di quella cosa chiamata obsolescenza pianificata, un giochetto che finora ha fatto riempire le tasche di concessionari e fabbricanti d’auto, ma che finalmente gli si rivolta contro (e, purtroppo, anche contro migliaia di persone che per loro lavorano).
Avete voluto fare ricarichi da paura negli anni scorsi? Avete spinto la gente a cambiare auto il più spesso possibile? Avete fatto salire così i prezzi di un’auto a livelli inaccessibili (ma tanto ci sono le rate)?
Che cazzo vi lamentate adesso? Avete fatto il bello ed il cattivo tempo per anni, vi siete divertiti a costruire sedi che assomigliano più a regge che a concessionarie, no?
Bene, adesso è venuto il vostro turno di pagare! E’ giusto che non vendiate più un cazzo: avete piantato voi i chiodi nella vostra stessa bara, ora stateci un poc0 dentro!
Il prezzo delle auto deve scendere. Punto. Altrimenti non ne venderete più! Il che, considerati i margini stratosferici apposti da costruttori e venditori, non mi sembra così difficile da mettere in atto: basta calare le arie e decidere di guadagnare un po’ meno e dare servizi migliori; salverete la vostra azienda e, nel caso dei costruttori, migliaia di posti di lavoro.
In Italia ci sono concessionari che se la tirano come se fossero venditori d’oro, che fanno pagare un tagliando cifre esorbitanti sulla base di non si sa cosa, facendo dei lavori di merda e rifiutandosi di riconoscere la propria responsabilità quando, molto spesso, combinano qualche guaio.
Gente che, quando si tratta di ritirare un’auto usata, fa di tutto per darti il meno possibile (e ricaricare invece il più possibile sugli accessori).
Personaggi che alla fine lavorano molto peggio di tanti meccanici ed elettrauto con una sola vetrina ma tanta onestà, passione e voglia di lavorare.
Prendete esempio da loro: piantatela di tirarvela e ricominciate a lavorare come una volta, quando il prodotto non si vendeva da solo ma occorreva offrire qualcosa di più degli altri per portare a casa la pagnotta.
Ricominciate a sudarvi il guadagno, invece di considerarlo dovuto! Noi ne godremo i vantaggi e, se vi comporterete bene, forse, anche voi.
Oppure cambiate lavoro, non vi rimpiangeremo di sicuro!
E’ troppo tardi per queste prediche, io voglio mettere in piedi il Progetto Caos di Tyler Durden, punto!
Guarda ho fatto una prova su strada di una macchina un paio di mesi fa.… Mi hanno proposto la bellezza di 1.800 euro di sconto, di più non potevano fare «”
Il giro su strada è durato 5 minuti di orologio, il tempo di fare il giro dell’isolato, e poi a parlare di quanto e quando potevo spendere per la macchina (di cui in realtà sono innamorata e la prenderò di certo, ma non da loro) e dei “mega” sconti.
Mi sono sentita un numero, un pollo da spennare, una qualunque dove non c’era un minimo di amore in quello che si faceva, a parte il portare a casa i soldi e la vendita a tutti i costi.
Da commerciante il “portare la vendita a tutti i costi a casa” dico che è una boiata pazzesca: vero in quel momento venderò qualcosa, ma la volta dopo il cliente non torna. Che ci ho guadagnato io? Nulla.
Una vendita va fatta con tutto il tempo che serve (anche se la maggior parte della gente ha fertta di andare chissà dove), con la gentilezza, con il capire quello che il cliente realmente vuole e non con il pensiero “devo vendere a tutti i costi”. Se il cliente vuole fare due chiacchiere lo si fa, volentieri visto che così si conoscono persone diverse, non si mandano via come infastiditi perchè ti dicono “no ora non posso, non ho i soldi o non sono sicura o ripasso”. A quei clienti lì ho sorriso ed ho risposto con gentilezza e molti (non tutti XD) sono tornati ricordandosi di quella gentilezza o quel sorriso che ho fatto loro e che magari non trovano da altre parti.
E vuoi sapere? Sento i commercianti della mia via che si lamentano, ma noi (nonostante siamo partiti a Dicembre) così male non va. Abbiamo fatto incassi di tutto rispetto.
Siamo maghi? No.… Non consideriamo i clienti gente macina soldi, ma come persone.…
Peccato non lo capiscano tutti.
Condivido tutto sulle cause effetto che hai evidenziato.
Non penso pero’ che abbassare il prezzo delle auto sia una soluzione. Mi spiego meglio.. Per abbassare i prezzi delle auto (ma direi di tutti i prodotti ormai) le fabbriche devono dare il lavoro all’estero dove la manodopera costa meno (quindi meno lavoro per tutti gli italiani, cosa che sta gia’ succedendo da parecchi anni), e sopprattutto devono tagliare sui costi abbassando la qualita’ del prodotto (che diventa sempre piu’ “usa e getta”) contribuendo cosi’ ad alimentare il consumismo (che ritengo la piaga della nostra societa’).
Un’automobile andrebbe pagata il giusto e dovrebbe durare il giusto (la qualita’ si paga) e la gente dovrebbe smetterla di pensare di cambiare auto ogni due anni (cosi’ come tante altre cose che funzionano benissimo ma non sono all’ultima moda) e pretendere di pagarla poco.
Non credo sarebbe necessario passare la produzione all’estero, credo basterebbe abbassare il margine da parte dei produttori.
Non ho idea di quanto sia il margine che si tiene il costruttore, ma se una casa automobilistica, invece di marginare, per ipotesi, il 50% si accontentasse del 30, ecco che un’auto da 10.000 euro potrebbe costarne di colpo 8.000, così, solo per magia!
Caro Roby,forse non hai capito bene perche i produttori si stanno spostando all’estero,semplicemente per pagare meno la manodopera e avere margini di guadagno ancora più alti.
Franz ha perfettamente ragione,anzi hai produttori che portano il lavoro all’estero li caccerei dall’italia.
:shit:
Come mai con la lira ( cara vecchia moneta)un’utilitaria costava cira 12 milioni, ed ora con l’€, ci chiedono il doppio? un’po come le casa ieri si spendevano 100 ‚milioni oggi di media 100 mila euro!! e gli stipendi???Ben venga la crisi.… :killyou:
PAROLE SANTE Franz … e sarebbe anche ora che tirassero fuori le auto a energia pulita…o almeno ridotta…che esistono già e funzionano