Poteri neanche tanto occulti: Rupert Murdoch

Leggevo questo articolo su Repubblica di venerdi. Molto interessante. Vi si spiega il potere parallelo acquisito da Rupert Murdoch, noto capitano delle comunicazioni, uno degli uomini più ricchi del pianeta, che con il suo impero economico basato sull’informazione sembra profilarsi come l’eminenza grigia nel futuro anti-Obama.
In questo caso, come detto nel titolo, il potere di occulto non ha molto, anche se alla grande massa Murdoch non fa ne caldo ne freddo.
Eppure, poteri come questi ce ne sono parecchi. Le grandi dinastie, ad esempio, come i Rotschild. Le fondazioni e le relative incredibili cascate di denaro (coma la fondazione Gates, tanto per fare un nome).
Uno dei metodi più comuni di nascondere qualcosa è proprio quello di metterlo in bella vista, magari con una sottile patina dorata. Non occorre infatti un grande impegno per cambiare la faccia di qualcosa. Quantomeno non con l’attuale condizione di disinformazione e superficialità in cui ci troviamo.
In realtà i poteri occulti quindi non sono affatto tali. Ma proprio per questo risultano invisibili.
Allenarsi a riconoscere la natura di ciò che lo circonda dovrebbe essere una delle attività principali di un ricercatore. Questo non sempre coincide con il non esserne vittime (anzi, molto raramente), ma non a causa di una impotenza insita nella verità, quanto in una mancanza di persone davvero interessate alla suddetta.
Lo stimolo ad opporsi ad uno status quo nasce sempre in presenza di una terza forza: la necessità.
Fino a che si potrà avere il cellulare di ultima generazione, la vacanza al mare e un piatto di minestra, difficilmente la gente (non le persone) reagirà al proprio stato iniquo di sussistenza.
In altre parole, occorre uno stato di sofferenza sempre più profondo per trovare lo stimolo di reazione. E più passa il tempo più questa profondità aumenta, rendendo sempre meno probabile una qualsiasi reale opposizione allo stato delle cose.
Ecco il perchè della qualità profondamente mendace e superficiale dell’informazione. Per mantenere le menti e i cuori lontani dal realizzare lo stato di ignoranza e sofferenza in cui le persone versano, in modo del tutto inconsapevole.
Tranne, ovviamente, quando serve a qualcuno, come nel caso dei paesi nordafricani, saltati per aria tutti assieme.
Murdoch: squalo o salvatore della patria??
Stamattina mi è capitato di leggere un articolo sull’Espresso titolato ‘II peso di Murdoch sul Pil”.Ne riporto dei piccoli
stralci: – Sfiora i 16 miliardi di euro il totale degli effetti diretti e indiretti garantiti dal gruppo Sky tra il 2004 e il 2010.
– il gruppo di Murdoch è tra le multinazionali estere quello che più ha spinto sul mercato italiano negli ultimi anni. – La spesa
di Sky rappresenta da sola circa il 61 per cento dei ricavi da diritti della Lega calcio e il 37 per cento dei ricavi complessivi.
La domanda che sorge è questa: “Ma se non ci fosse SKY la serie A esisterebbe ancora? Le nostre squadre sarebbero competitive con
quelle inglesi o spagnole?”
Ai posteri ( e agli esperti) l’ardua sentenza.
ho chiuso con sky..c,erano 999 canali ma niente di interessante..bè..si sono arabbiati..prima mi hanno minacciato…adesso vogliono che mi riabboni….??