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Yojimbo, la sfida del samurai – By Giuseppe

Periodo Tokugawa (XVI sec. d.C.)

Sanjuro (Toshiro Mifune) arri­va in un vil­lag­gio tenu­to sot­to scac­co da due fami­glie riva­li che se con­ten­do­no la supremazia.

Il nuo­vo arri­va­to è un Ronin (Samurai erran­te, sen­za padro­ne e sen­za fis­sa dimo­ra) intel­li­gen­te, scal­tro e mol­to abi­le con la spada.

L’abile spa­dac­ci­no rie­sce ben pre­sto a dive­ni­re ogget­to di con­te­sa dei due capi clan, che ne richie­do­no i ser­vi­gi per scon­fig­ge­re la fazio­ne avversaria.

Con abi­li­tà straor­di­na­ria il Ronin rie­sce a far­si assol­da­re con­tem­po­ra­nea­men­te dal­le due fami­glie riva­li, e con abi­li truc­chi por­ta lo scom­pi­glio in mez­zo a loro.

Raro esem­pio di “giu­sti­zie­re disin­te­res­sa­to” l’uo­mo riu­sci­rà (con l’a­iu­to di un oste e di un bec­chi­no) a deci­me­re le due fami­glie, anche a rischio del­la pro­pria vita.

Alla sua par­ten­za il vil­lag­gio non sarà più lo stes­so, e dove vi era guer­ra, con­te­sa e ter­ro­re, tor­ne­rà la pace e la quie­te (ma con qual­che abi­tan­te “vivo” in meno e tan­to, tan­to lavo­ro extra per il becchino).

Classificato come un “western alla giap­po­ne­se” que­sto film epi­co di A. Kurosawa, pre­sen­ta­to nel 1961 alla XXVIma ed. del Festival di Venezia, si dice abbia ispi­ra­to Sergio Leone nel­la crea­zio­ne del suo “Per un pugno di dollari”.

Straordinaria la reci­ta­zio­ne del polie­dri­co Toshiro Mifune: inten­sa, rea­le, incisiva.

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2 Comments

  1. Walter ha detto:

    Scusate ma esi­ste anche una ver­sio­ne in lin­gua ita­lia­na o alme­no sot­to­ti­to­la­ta. Grazie e scu­sa­te se appro­fit­to del blog per la richiesta.

    • franz ha detto:

      Mi risul­ta pro­prio di si. L’ho visto qual­che anno fa ed era in ita­lia­no… :bye: