Apostasia: non è una malattia…
Il termine apostasia è oggi desueto, nel senso che non si sente praticamente più, però è una parola molto interessante. Il significato è quello di rinuncia volontaria e formale alla propria religione o fede. Per esteso, un apostata è qualcuno che rinuncia volontariamente e formalmente ad una convinzione, un ideale.
Così si ha, ad esempio nel caso del politico che abbandona un partito, l’apostasia politica. Volendo, esiste un’apostasia praticamente per tutto: credo, fede politica, religiosa, ideale.
Interessante è l’etimologia del termine, che viene dritta dritta dalla stessa origine di “Apostolo”, parola con cui condivide più che la radice.
La base è “Apo”, una radice che indica la separazione. Come l’apostata si “separa” dalla propria religione, credo o altro, l’apostolo si “separa” dalla propria istituzione per andare a portarne il messaggio altrove.
In “Apostasia”, Apo (ovvero la separazione) viene seguito da “Stasi” ovvero “stare”, “dimorare”. In Apostolo per contro, “Apo” viene seguito da “Stello” ovvero “Colloco”, “Ordino”.
La differenza è così sottile che esiste ben poco a separare un Apostata da un Apostolo, quantomeno in termini linguistici. E’ un uso malato dei termini a renderli linguisticamente così simili. Ma è la semantica, ovvero il contesto in cui sono nati e in cui vengono usati, che ne dissocia il vero significato.
Apostata è qualcuno che dice: “Basta, non credo più in questa cosa e lo dico pubblicamente e formalmente!”
Apostolo è qualcuno che viene mandato da qualcun altro in qualche posto per fare qualcosa.
Così come l’Apostata può essere qualcuno che rinuncia a cose che vanno oltre la religione, così l’Apostolo può essere il nunzio di cose che non hanno nulla a che vedere con la religione. L’Apostolo del male, per fare un esempio, esiste in tutte le religioni ed è il messaggero che porta nel mondo il seme del male, qualunque cosa si intenda con questa parola.
Attenzione quindi: stessi atti (separazione e spostamento) ma differente significato: nell’un caso la rinuncia ad una fede (di qualsiasi natura), nell’altro il portare quella fede da qualche parte.
Interessanti le cose che può nascondere una semplice parola, vero?
Ecco perchè è importante conoscere bene almeno la propria lingua: già è difficile farsi capire parlando perfettamente un linguaggio a causa delle differenze di percezione lessicale… se poi non sai usare neppure i termini giusti, allora il risultato è legato solamente al caso!
In sintesi: dare aria ai denti è molto facile.
Comunicare… no!
ma sei proprio sicuro di aver compreso tutta sta roba? sai personalmente sono più di 35 anni che “cerco” e sono ancora lontanissimo dalla comprensione , di quello che è giusto e di quello che è sbagliato! grazie a dio esistono esseri infinitamente immensi come franz che hanno tutto molto chiaro. cultura, conoscenza,visione sottile,. ma sei sicuro?! che è tutta roba tua?!!. mi scuso per la mia non padronanza della scrittura,ma purtroppo sono tante le cose di cui non sono padrone. bye bye da maury.
Cioè… fammi capire…
secondo te, siccome tu sei ancora lontanissimo da quello che cerchi allora anche tutti gli altri devono essere lontani quanto te?
Comunque, ho compreso quello che ho compreso, so quello che so e sono quello che sono.
Per tutto il resto c’è Mastercard.
Buona notte.
molto interessante e molto ben scritto.
grassssssieeeee! :bye:
ho fatto un giro qua e là, nei tuoi articoli e commenti. sinceramente quello che percepisco dai tuoi scritti:e si, informazione . ma sono troppo intrisi di negatività soggettiva. comprendo la situazione in cui siamo immersi dalle unghie fino ai capelli. ma proprio per questo se hai raggiunto una qualsiasi armonia o felicità interiore !?ti tocca perlomeno ogni tanto dare una qualche speranza positiva. ti cito un libro che credo adatto a questo.autore|conte di saint/germain titolo| io sono!!! a parte questo ti rifaccio i complimenti per la tua creatività che traspare da questo sito. ribai da maury.
Ti ringrazio. Akismet mette regolarmente i tuoi commenti nello spam. Credo sia per il tuo server di posta. Quindi non ne avere a male se qualcuno dovesse non comparire: controllo lo spam abbastanza regolarmente ma a volte ce n’è davvero troppo.
Oggi rileggo i commenti di Maurizio e mi chiedo: come ho fatto a essere così cortese? Perchè non l’ho mandato a quel paese? E ancora non riesco a darmi una risposta.…