Dalle Nebbie del Tempo: superficialità come controllo

La neb­bia di oggi, ori­gi­na­ria­men­te pub­bli­ca­ta nel Mar­zo 2009

Superficializzare per sovvertire: il sesso

Pub­bli­ca­to ori­gi­na­ria­men­te il: 30/03/09.

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Cre­do sia la cosa più faci­le da vede­re. For­se non per i gio­va­nis­si­mi, ma per chi ha qual­che pri­ma­ve­ra in più sul­le spal­le, si.

Il ses­so è il moto­re del­l’e­vo­lu­zio­ne uma­na. E non solo nel­l’ac­ce­zio­ne del­lo sfre­ga­men­to del coso nel­la cosa. Il ses­so è in ogni cosa, inte­so come ten­den­za all’u­nio­ne, alla fusio­ne, al pia­ce­re. E guar­da caso è pro­prio la cosa che tut­te, ma pro­prio tut­te, le reli­gio­ni ten­do­no a castra­re. Per quan­to riguar­da le due mag­gio­ri, Islam e Cat­to­li­ce­si­mo, nel­la figu­ra del­la donna.

Castra­re il ses­so signi­fi­ca castra­re la ten­den­za all’u­ni­tà. E castra­re que­sta ten­den­za signi­fi­ca por­ta­re drit­ti drit­ti al suo oppo­sto, la sepa­ra­zio­ne. Se è vero che il con­cet­to stes­so di sepa­ra­zio­ne è illu­so­rio, è altret­tan­to vero infat­ti che qui e ora, in quel­lo che come vie­ne definit0 da Richard Bach un

hic et nunc irrinunciabile

la sepa­ra­zio­ne ha pur­trop­po qual­che effet­to tan­gi­bi­le.
Se tut­to è uno, se Dio è tut­to, allo­ra non esi­ste nul­la al di fuo­ri di que­sto “tut­to” e quin­di non può esi­ste­re qual­co­sa di real­men­te diver­so, divi­so da qual­co­s’al­tro. Ma è anche vero che qui ed ora, l’u­ni­tà è a mala­pe­na qual­co­sa di più di una testa­ta giornalistica. 

sesso
Chi detie­ne il pote­re, per un moti­vo o per un altro, non ha di cer­to alcu­no sti­mo­lo a far si che tal pote­re risul­ti illu­so­rio e quin­di effi­me­ro. Ecco da cosa deri­va l’in­stan­ca­bi­le ope­ra del­le reli­gio­ni con­tro la figu­ra fem­mi­ni­le: dal­la pro­fon­da cono­scen­za del fat­to che in essa è nasco­sto un segre­to che per­met­te­reb­be a que­sta uma­ni­tà di pro­dur­re un vero sal­to evo­lu­ti­vo, una vera “rivo­lu­zio­ne culturale”. 

Ma dato che il ses­so è e rima­ne una del­le pul­sio­ni meno con­trol­la­bi­li (gra­zie al cie­lo) del­l’es­se­re uma­no, qua­le miglior modo per con­trol­lar­lo che ren­der­lo tal­men­te super­fi­cia­le che non ser­vi­rà più a nessuno?

Oggi il ses­so è dive­nu­to qual­co­sa di mol­to vici­no all’an­da­re in piz­ze­ria: il sod­di­sfa­ci­men­to di un pru­ri­to e nul­la più.

Ma al di là del pia­ce­re fisi­co il ses­so, che si voglia o no, è qual­co­sa di mol­to diver­so. E’ unio­ne tra due esse­ri. In un modo o nel­l’al­tro, in un rap­por­to ses­sua­le si fini­sce col toc­car­si vera­men­te. Più o meno in pro­fon­di­tà, d’ac­cor­do, ma il toc­co c’è. Non si può nega­re, sem­pre che uno se ne accor­ga, ovviamente.

Ecco che allo­ra super­fi­cia­liz­za­re il ses­so, ren­der­lo qual­co­sa di com­mer­cia­le, uni­ca­men­te rife­ri­to all’at­to fisi­co, è il modo miglio­re per impe­di­re a uomi­ni e don­ne l’ac­ces­so a qual­co­sa di diver­so, qual­co­sa che vera­men­te gli potreb­be cam­bia­re la vita!

E que­sto, con­sen­ti­te­mi, è vera­men­te un crimine!

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maurizio

super­fi­cia­liz­za­re il ses­so”, mi vie­ne in men­te il giappone,esempio estre­mo di com­mer­cia­liz­za­zio­ne del ses­so appunto.mi ven­go­no in men­te poi i mora­li­smi religiosi(cattolici e musulmani).mi ven­go­no in men­te poi le vie di mezzo,cioè quei pae­si in odo­re di “democrazia“in cui la con­fu­sio­ne l’i­gno­ran­za e la super­fi­cia­li­tà uma­na por­ta­no que­sta mera­vi­glio­sa e poten­te energia(quella sessuale)a disper­der­si in mil­le iden­ti­fi­ca­zio­ni. ma aldi­l’à di tut­te que­ste idio­zie, esi­ste il ses­so “rea­le” quel­la fusio­ne tra due esse­ri che nel­l’at­to stes­so del­l’a­mo­re: fecon­da, e rige­ne­ra il cor­po e l’anima.il gior­no che diven­te­re­mo tut­ti più con­sa­pe­vo­li, di que­sta for­za del­la vita, ci avvie­re­mo tut­ti ver­so un era mol­to più feli­ce. :swim: ciao.