Tradimento: una questione di percezione
Il tradimento è praticamente sempre collegato alla morale. Amor proprio, ego, aspettative: questi gli enti che possono essere “traditi”.
Ma… c’è sempre un “ma”. Nei casi sopra elencati stiamo parlando di un’ottava “bassa” del significato più ridotto del termine. Su un’ottava più alta, il tradimento è il riconoscimento dello spezzarsi di un legame. Qualcosa che prima c’era e poi, di colpo oppure progressivamente, cessa di esistere.
Occhio all’ottava: non stiamo più parlando della fiducia da soap opera, della fides da Beautiful, ma del riverbero che la cessazione di un legame produce all’interno della sfera di sensibilità di un essere umano.
Maggiore la raffinatezza (in altri termini la complessità) di un essere, maggiore il riverbero che avrà la cessazione del legame.
Anche qui parliamo di due ottave: quella bassa è rappresentata dal modello emotivo che ci siamo creati di un legame, di un rapporto con un altro essere; in parole semplici del cosiddetto “film” per cui pensavamo fosse amore e invece era un calesse.
Non che non faccia male, intendiamoci, ma il suo ambito è quello dell’aspettativa, dell’identificazione, dell’illusione. Qualcosa che non c’era a priori, oppure c’era ma era diverso e che cessa, ma che, de facto, semplicemente rivela il suo vero volto inesistente.
Poi c’è l’ottava alta: quella del legame oggettivo che, per motivi del tutto indipendenti dalla nostra volontà, semplicemente cessa di esistere. Allora la percezione è duplice. Chi si accorge per primo di questo, ha due strade davanti. Attendere, fino a che anche l’altro realizza. Oppure spezzare nella materia, definitivamente, la vicinanza fisica.
In questo ultimo caso, ovviamente, verrà percepito come l’autore materiale del distacco e quindi, in buona sostanza, come il traditore.
Nel primo caso, invece, andrà incontro presumibilmente ad una enorme sofferenza fino a quando non ce la farà più e si distaccherà (fanno eccezione ad entrambi i casi i figli e le figlie di troia ma questo è un altro argomento…).
In ogni modo, il più consapevole risulta sempre traditore agli occhi dell’altro.
Ma la realtà è diversa.
Le cose cambiano.
Punto.
Occorre farsene una ragione.