03/07/17
C'è chi l'inferno se lo raffigura alla cattolica, chi alla musulmana, chi in qualche altro modo ma alla fine, il senso è lo stesso per tutti: un posto in cui si soffre (a torto o a ragione) in modo estremo, per l'eternità.
Con questa genialata, molte religioni e filosofie hanno fatto il colpo del secolo (o del millennio, dipende...): convincere la razza umana che l'inferno sia un luogo in cui si "andrà".
Eppure, a ben vedere, questo mondo al momento è la quintessenza della sofferenza: malattie, morte (in tutte le salse, compresa quella naturale, nei rari casi in cui avviene), violenze, ingiustizia, persecuzioni. Ma senza stare ad andare troppo in là, l'ignoranza, la povertà ma soprattutto l'incredibile e sempre più grave lontananza degli uomini dalla propria reale natura, quell'"Essere " di cui cantava il Bardo, rendono questo luogo e non un altro il vero inferno.






L'ego e l'individuo purtroppo vengono spesso confusi ma la realtà è che sono due cose diverse. Anzi: antitetiche. E' proprio uno dei più grandi inganni di tutti i tempi, quello di far credere che noi siamo il nostro ego. La realtà è che l'individuo vero è qualcosa da realizzare, da costruire, a prescindere dall'ego. Una individualità vera è costituita non già da un gruppo, per quanto poco numeroso di "io" che si danno il cambio con il patrocinio della memoria a fare credere al proprietario di essere uno solo, ma da un essere in cui la fusione di tutti i suddetti "io" è avvenuta a favore di un unico, appunto individuo (dal latino Individuus: non divisibile).




Un ringraziamento ai partecipanti per la calorosa e attenta presenza e al Centro Il Volo per la squisita ospitalità e assistenza. Qui pubblico un estratto della seconda parte della conferenza del 2 Marzo scorso sul tema "Pensiero Lucido.
La prossima conferenza è programmata per il 6 Aprile e avrà per tema e titolo "I Mondi Sottili e la Vibrazione".








