Oggi parliamo della privatizzazione dell'acqua, e di come questa privatizzazione sia a tutti gli effetti, una grandissima puttanata.
Cominciamo a parlare dell'acqua, molto rapidamente: l'acqua la conosciamo tutti, sappiamo tutti che cos'è, sappiamo tutti che l'elemento essenziale per la vita. Non può esserci vita senza acqua, quantomeno la vita come la intendiamo noi, quella organica. Qualunque essere vivente, senz'acqua semplicemente... muore.
Quindi l'acqua è a tutti gli effetti un bene primario, ed è qualcosa che non può, non deve, essere controllato da nessuno. Ma fosse solo per questo, sarebbe il minimo. Il problema è che noi esseri umani ragioniamo sempre in termini limitati alla nostra esperienza di vita, materiale, su questo pianeta. L'acqua infatti, presenta un problema: corrisponde a un principio. Il principio dell'acqua è universale e genera moltissime qualità, come la capacità di mutare per adattamento, solo per citarne una che implica la capacità di trasformarsi, di adattarsi. Ma ce ne sono molti altri: la purificazione, la pulizia e la benedizione, solo per citarne alcuni. L'acqua è un principio di vita; quando nasciamo siamo immersi nell'acqua. E prima, quando siamo immersi nel sacco amniotico, di fatto siamo ancora immersi nell'acqua.